Sars-CoV-2 e disagio psicologico

Recuperare il benessere psichico

Da più di un anno viviamo in uno stato di emergenza sanitaria a livello globale che ha avuto e continua ad avere conseguenze drammatiche anche sul benessere psichico delle persone.

Coloro che hanno contratto la malattia, ma anche i loro famigliari e in generale tutti, in misura differente, hanno subito e stanno subendo il contraccolpo della pandemia.

Per le persone che purtroppo hanno contratto il virus il sentimento è la paura, causata dal trauma di aver vissuto un’esperienza difficile dal punto di vista fisico, assieme al senso di solitudine dovuto all’isolamento a casa o in ospedale.

Tantissimi pazienti che hanno avuto l’infezione da SarsCov-2 vivono la cosiddetta Sindrome Long-Covid, ovvero il perdurare di alcuni sintomi anche una volta che la malattia ha fatto il suo decorso. Assieme al fiato corto e alla cefalea, i sintomi più comuni legati al disagio psicologico sono:
  • Stanchezza
  • Debolezza
  • Depressione
  • Insonnia
  • Alterazioni dell’umore


Molti pazienti poi rifiutano di uscire di casa anche una volta terminato il periodo di isolamento per paura di esporsi a possibili minacce, vivendo in una costante situazione di timore che influisce sulla qualità della loro vita.

Anche per i famigliari delle persone che si sono ammalate, e ancora di più per coloro che hanno perso persone care, il trauma è difficile da superare: come per tutte le ferite interiori, il senso di paura e l’impotenza per non aver potuto essere vicini ai propri cari necessitano di tempo per rimarginarsi.

Ma non solo: le abitudini di un po’ tutta la popolazione sono state scardinate dalle restrizioni dovute alla pandemia, in primis l’isolamento e la reclusione. Molte persone hanno perso il lavoro, altre hanno dovuto cambiare routine, ma queste imposizioni, assolutamente necessarie per fronteggiare l’epidemia, hanno creato un diffuso senso di incertezza verso il futuro, con conseguente ansia e stress.

Come affrontare le conseguenze psicologiche della pandemia?

Sentirsi smarriti è normale. Per prima cosa è necessario accettare di provare emozioni negative: per quanto spiacevoli, fanno parte della natura umana. Per superarle, invece di “rifiutarle”, è bene riconoscerle e concentrare le attenzioni più che sulla negatività, su obiettivi concreti e realistici da raggiungere ogni giorno, dedicando anche il tempo a sé stessi e alle attività che si amano (leggere, cucinare, fare giardinaggio ecc.).

Ma non è tutto: un valido supporto è dato anche dall’integrazione. In farmacia ci sono diversi integratori alimentari a base naturale che agiscono sul tono dell’umore e per calmare gli stati d’ansia, ma se questi non sono abbastanza è bene chiedere un supporto psicologico. L’aiuto di un professionista è fondamentale per superare periodi difficili come quello che stiamo vivendo, comprendere le proprie emozioni e imparare ad adattarsi per riconquistare l’equilibrio perso.