Gel igienizzanti mani e mascherine

Come utilizzarli al meglio per prevenire il contagio

Siamo in pieno periodo d’emergenza sanitaria e diverse sono le indicazioni che dobbiamo seguire tutti per fermare il contagio da Coronavirus. La prima, e sicuramente la più importante, quella di stare a casa: è consentito uscire sostanzialmente solo per comprare generi di prima necessità e medicinali.

Ancora prima del blocco totale delle attività e delle restrizioni ad uscire, si è iniziato a parlare tanto dei presidi di protezione da adottare: mascherine e gel disinfettanti sono letteralmente andati a ruba! Ma quali sono le differenze e come si usano correttamente?

Partiamo dai gel igienizzanti per le mani, che ci ricordano un’altra importante norma da seguire in questi giorni per prevenire il contagio, ovvero quella di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 60 secondi. Il virus, infatti, si contagia attraverso le goccioline delle secrezioni respiratorie che si diffondono non solo con gli starnuti e la tosse, ma anche attraverso le mani: basta metterle a contatto con bocca e naso per trasformale in un pericoloso veicolo di contagio.
Il gel mani deve avere una concentrazione di alcol di almeno il 60% per essere efficace sui virus (fonte Ministero della Salute www.salute.gov.it). In commercio ce ne sono di diversi tipi, anche se in queste settimane è difficile trovarli. Per questo motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso una “ricetta” per preparare il disinfettante mani a casa. Vi consigliamo di diffidare dei rimedi fai da te perché non hanno basi scientifiche e di seguire le indicazioni dell’OMS nel caso non doveste trovare il gel mani in commercio. 

Anche sull’uso delle mascherine si è parlato tanto. Come indicazione generale l’OMS ha raccomandato di usare la mascherina a chi ha i sintomi del Coronavirus (tosse, starnuti, febbre), a chi sospetta di averlo contratto, e a chi si sta prendendo cura di un paziente Covid-19. 

Le 3 principali tipologie di mascherine più diffuse sono:
  • Mascherine Ffp2 e Ffp3, con uno strato triplo realizzato in tessuto non tessuto a diversa densità e dotate o meno di una valvola di espirazione. Queste sono le mascherine destinate a medici, infermieri e personale sanitario.
  • Mascherine chirurgiche: a differenza di quelle viste sopra, non aderiscono perfettamente al viso e sono realizzate con un tessuto più morbido, meno spesso, ma sono utili perché filtrano le goccioline respiratorie più grandi, per cui sono funzionali a chi ha i sintomi.
  • Mascherine fai da te: imitano le mascherine chirurgiche, hanno un’efficace ridotta e non proteggono dal Coronavirus. Tuttavia, quelle realizzate con tessuto resistente e che non lascia passare l’umidità possono essere utili come barriera verso l’esterno in mancanza di una mascherina tradizionale.

Ecco i passi importanti da seguire quando si deve indossare la mascherina:

  • Lava accuratamente le mani prima di indossarla. Usa acqua e sapone o un gel mani con base alcool.
  • Posizionala affinché naso e bocca siano completamente coperti e falla aderire il più possibile al viso.
  • Quando la mascherina inizia a inumidirsi, la mascherina va smaltita perché monouso!


Vi raccomandiamo di non sprecare risorse preziose: utilizza la mascherina seguendo le indicazioni dell’OMS, in questo modo permettiamo a medici, infermieri, personale sanitario, farmacisti, volontari e a chi sta continuando a lavorare in emergenza, di poter continuare a svolgere la loro professione in totale sicurezza.